Come si può definire il fundraising?
" Il fundraisig è l'arte di insegnare alle persone la gioia di donare " (Henry Rosso). E' certamente un insieme di tecniche di raccolta fondi ma, soprattutto, è un processo di analisi, ricerca, progettazione ed implementazione di una strategia di sostenibilità economica e finanziaria delle cause sociali delle organizzazioni che operano senza finalità di lucro, private e pubbliche. Tuttavia, accanto allo sforzo di dare qualità tecnica ed organizzativa al fundraising, è necessario produrre un radicale cambiamento di paradigma che permetta di riconoscerlo come centrale nelle relazioni sociali, culturali ed economiche, e nelle strategie di sostenibilità dello sviluppo.
"E’ difficile dare una risposta attraverso un'unica formulazione, perché non ne esiste una sola e non ve ne è una universalmente condivisa. Oltretutto, specie in questo campo, ogni definizione specifica (anche se corretta) rischia di essere riduttiva, rispetto alla realtà a cui si riferisce. E' allora meglio parlare di concezioni diverse del fundraising, che aiutano, nel loro insieme, a gettare luce su tale complessa attività.
Esistono, dunque, molte concezioni e definizioni diverse del fundraising. E' possibile, comunque, identificarne alcuni elementi-chiave da tutti riconosciuti: la sua natura al tempo stesso strategica, relazionale e tecnica; il suo rapporto con la cultura filantropica; la tensione a "gestire bene" le risorse che esso può suscitare in una organizzazione, una volta adottato. Queste, allora, alcune delle principali concezioni del fundraising.
H. A. Rosso & Ass. (1991, Achieving excellence in fundraising. A comprehensive guide to principles, strategies and methods) - Il fundraising non è la scienza della raccolta dei fondi ma è la scienza della sostenibilità finanziaria di una causa sociale. Esso è un mezzo e non un fine. Pertanto, è una conseguenza degli obiettivi e dei benefici sociali che una organizzazione intende raggiungere. Esso dipende anche della cultura filantropica e della donazione che accomuna una organizzazione con l'ambiente nel quale opera. Vi è, quindi, un primato del case statement rispetto alla raccolta. Il fundraising comporta una funzione di governance da parte di una organizzazione. Ciò vuol dire controllo della compatibilità tra risorse, mezzi, ambiente operativo dell'organizzazione, da una parte, e la sua mission , dall'altra. La pratica del fundraising è influenzata dallo spirito filantropico: la donazione non è una elemosina né una tassa, ma il frutto di uno scambio volontario tra soggetti che condividono un medesimo obiettivo. Pertanto, il dominio del fundraising è la persuasione e il convincimento, piuttosto che la coercizione e la pressione.
J.M. Greenfield (1994, Fundraising fundamentals) - Il fundraising non coincide solo con il momento della raccolta di fondi, ma va inteso come processo di sviluppo dei fondi. Tale processo va dalla trasformazione di idee progettuali in progetti concreti (management strategico), al coinvolgimento dell'ambiente esterno sul progetto (comunicazione); questo coinvolgimento può portare, infine, al trasferimento di risorse finanziarie. Il fundraising è capacità di coinvolgere risorse su una causa sociale e non l'atto di elemosinare soldi da parte di una organizzazione in crisi economica. Il fundraising è, al tempo stesso, un metodo (creare relazioni sociali in quanto opportunità per richiedere un sostegno; coinvolgere le persone all'interno della organizzazione; adeguare l'organizzazione al punto di vista dell'ambiente esterno e ai suoi bisogni) e una tecnica (analizzare l'ambiente esterno con un approccio di marketing, individuando i potenziali sostenitori; promuovere e diffondere una richiesta di finanziamenti; gestire efficacemente le risorse umane, tecniche e economiche necessarie; mantenere un rapporto positivo con i sostenitori, comunicando con essi).
M. Norton (1996, The worldwide fundraiser's handbook) - Il fundraising poggia su alcuni elementi costitutivi che vengono prima della raccolta di fondi. Tra questi vi sono: la compassion verso soggetti che hanno bisogni da soddisfare; il passaggio dalla compassion a una azione che abbia impatto; le risorse necessarie per fare questo. In tale contesto, i soldi hanno un valore relativo rispetto ai bisogni degli uomini e alle risposte a tali bisogni (i benefici sociali). Il fundraising è un processo che prevede attività quali: l'identificazione dei bisogni sociali; le risposte da dare a tali bisogni; il realismo e l'efficacia dell'azione; la responsabilità di chi usa risorse altrui e quindi il dovere di rispondere ad esigenze dei donatori. Pertanto il fundraising riguarda tutta l'organizzazione e non solo una sua funzione o un suo organismo periferico. Il fundraising, infatti, è una disciplina che permette ad una organizzazione di passare dalla mera sopravvivenza alla sostenibilità e allo sviluppo. Ciò avviene riducendo la dipendenza finanziaria da un solo finanziatore e costruendo, nel contempo, un sistema di relazioni sociali che garantisca un maggiore impatto nella realtà sociale.
L. P. Edles (1993, Fundraising. Hands-on tactics for non profit groups) - Il fundraising è una tecnologia che permette il superamento di alcune pratiche di raccolta di fondi che sono solo il frutto del buon senso (v. oltre). L'uso del solo buon senso, infatti, comporta molti rischi e il fundraising serve a prevenirli. Il fundraising è: la costruzione di una organizzazione in grado di raccogliere fondi (avere obiettivi definiti, visibilità e percezione da parte dell'ambiente esterno, competenza professionale del personale, chiarezza dei propri bisogni economici, capacità di controllo e di management); un processo (rappresentare e comunicare all'esterno la propria buona causa, individuare i potenziali donatori, coinvolgere gli individui all'interno e all'esterno della organizzazione, misurare le azioni che si svolgono) e una tecnica (cioè un insieme di pratiche che permettono di governare efficacemente le azioni di raccolta).
K. Burnett (1996, Friends for life. Relationship fund raising in practice) - Nel fundraising, la componente di creazione e gestione di relazioni sociali tra una organizzazione e la sua costituency ha un primato, rispetto alla componente della raccolta di donazioni in senso stretto. Pertanto il fundraising è anche e soprattutto gestione efficace ed efficiente dei legami tra una organizzazione e soggetti (individuali e collettivi) presenti nell'ambiente in cui essa opera: esso è principalmente "relationship fundraising". La gestione efficace di questo sistema di legami può assicurare più risorse economiche, più durature e meno occasionali nel tempo. A partire da tale concezione del fundraising, si può quindi affermare che una strategia di successo consiste nel conferire una centralità alla costruzione e al mantenimento di rapporti con i propri interlocutori (in quanto potenziali o effettivi supporter), orientandosi ad essi. Questo orientamento verso l'esterno richiede un diverso modo di pensare e di condurre la propria organizzazione e di gestire risorse umane, tecniche e economiche.
W. E. Lindhal (1992, Strategic planning for fundraising. How to bring in more money using strategic resource allocation) - Il fundraising è l'attività di progettazione strategica necessaria a dare un senso alle singole attività di raccolta fondi, nel quadro degli obiettivi di una organizzazione. Tale progettazione è un processo che vede coinvolta l'organizzazione nella messa a punto, nella implementazione e nella valutazione della mission, degli obiettivi economici, delle strategie migliori per raggiungere tali obiettivi e del management delle risorse umane, tecniche e economiche. La pratica del fundraising è soprattutto una pratica di pianificazione strategica dell'organizzazione, in funzione della sua sostenibilità economica.
F. Ambrogetti, M. Coen Cagli, R. Milano (1998, Manuale di fundraising. La raccolta di fondi per le organizzazioni non profit) - Il fundraising è l'insieme delle attività di un soggetto collettivo volte a reperire le risorse economiche necessarie a raggiungere gli scopi che esso si propone, ovvero a rendere sostenibili le cause sociali da esso promosse. Si tratta di una attività strategica: il reperimento di risorse finanziarie è volto a garantire la sostenibilità di una organizzazione nel tempo e a promuovere il suo sviluppo costante. Ciò avviene esprimendo ed affermando, nel contempo, verso una molteplicità di interlocutori, la "verità sociale" dell'organizzazione stessa. Il fundraising è anche una tecnologia, cioè un insieme di regole, teorie, concetti (e il nesso logico tra questi), necessari per individuare, prevenire e gestire i rischi di natura finanziaria e di altro genere connessi con la creazione e la gestione di una impresa sociale. Tale tecnologia ha una sua particolarità: quella di puntare a unire, in modo coerente, la cultura, la decisione di agire (agency), il programma d'azione di un dato soggetto collettivo, con il suo sistema di risorse. Il fundraising, quindi, non è esclusivamente o principalmente una semplice pratica di raccolta fondi, ma piuttosto un approccio strategico alla progettazione della vita e dello sviluppo di una organizzazione.
A partire da tali definizioni e concezioni, si possono allora identificare alcune "basi comuni" del fundraising, alcuni suoi elementi-chiave universalmente riconosciuti: il rapporto tra fundraising e cultura filantropica; il contenuto progettuale e strategico del fundraising; il fundraising come sistema di relazioni sociali verso l'ambiente in cui opera una organizzazione; il fundraising come progettazione e gestione di scambi; il fundraising come tecnica e pratiche di raccolta di fondi; il fundraising come management delle risorse umane, tecniche, organizzative ed economiche necessarie per garantire la sostenibilità e lo sviluppo di una organizzazione."
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testo di Massimo Coen Cagli / brano tratto da: Manuale sulle attività di formazione nel campo del fundraising per le organizzazioni non profit, Commissione Europea Direzione Generale XXII Programma Leonardo da Vinci - CERFE Gruppo CERFE (CERFE-LSC-ASDO) - http://www.cerfe.org/public/Leonardo.pdf