La responsabilità sociale d'impresa: per una governance nel rapporto impresa-territorio / La CSR in Italia

Il progetto Corporate Social Responsibility - Social Commitment, presentato dal Governo italiano nel dicembre 2002, è in sintonia con le linee guida europee in materia di RSI. La proposta nasce dalla necessità di sviluppare e colmare la mancanza di un sistema di regole e standard condiviso con gli stakeholder, che tuteli il consumatore e le imprese che operano correttamente, rispetto alle imprese che invece sfruttano solo l’attuale tendenza pubblicizzando impegni sociali non veritieri.

Il progetto attribuisce importanza alla diffusione di comportamenti etici nelle imprese ma ciò che lo caratterizza è l’ampliamento di questa visione con la dimensione degli interventi proattivi nel sociale definita Social Commitment, avente lo scopo di favorire la partecipazione attiva delle imprese al sostegno del sistema di welfare nazionale e locale secondo una moderna logica di integrazione pubblico-privato. Il sistema prevede il coinvolgimento di tutti gli stakeholder ed il ruolo del governo risulta essere quello di identificare le aree d’intervento che richiedono un’azione specifica, ed orientare i finanziamenti su progetti prioritari. Le imprese, in un’ottica di cittadinanza d’impresa, possono aderire su base volontaria, nel momento in cui capiscono che essere socialmente responsabili non può che portare vantaggi. Ma, solo la condivisione del progetto può determinarne il successo, ed in considerazione di ciò è stato adottato il metodo di lavorare insieme al mondo delle imprese, al mondo accademico e degli esperti in CSR per definire procedure e indicatori condivisi.

Il Social Statement è l’elemento centrale del Progetto CSR-SC. Uno strumento di autovalutazione delle prestazioni di responsabilità sociale, che viene proposto alle imprese per intraprendere il percorso della CSR. È quindi un supporto a tutte quelle imprese intenzionate a redigere un proprio report di responsabilità sociale o quanto meno ad iniziare un percorso in tal senso. Si compone di due documenti da compilare: la scheda anagrafica; il set di indicatori, che è costituito da 20 indicatori comuni utilizzabili da tutte le imprese, e da indicatori addizionali che si possono applicare alle imprese con più di 50 dipendenti ad integrazione di quelli comuni. In diverse province italiane sono operativi sportelli CSR-SC, nati con la funzione di fornire un servizio di informazione e supporto alle imprese. Gli obiettivi di tali sportelli sono: contribuire a diffondere una cultura della RSI e in particolare il progetto CSR-SC presso tutti gli interlocutori sociali, economici ed istituzionali; attivare una forte azione di sensibilizzazione delle imprese e stimolarle all’adozione di comportamenti socialmente responsabili; supportare le imprese nelle attività di autovalutazione e nella realizzazione della Dichiarazione di Responsabilità Sociale (Social Statement); collaborare con le autorità ministeriali nel processo di adattamento del set di indicatori a specifici settori industriali; creare un network con i servizi già attivi sul territorio sui temi collegati alla CSR ed orientare le imprese nel loro utilizzo; pubblicizzare buone pratiche di impresa e aggiornare sui risultati di ricerche sul tema; informare su eventi e attività formative presenti sul territorio; aggiornare sugli sviluppi legislativi e sugli orientamenti a livello nazionale e internazionale; informare su altri strumenti per gestire e comunicare la CSR quali: Bilancio Sociale, SA8000, codici etici e certificazioni ambientali. (© riproduzione riservata)
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